Eziologia

Si distinguono cause organiche e cause funzionali [1].

  1. Cause organiche:
  • Cause anatomiche: anomalie congenite del rene e delle vie urinarie (CAKUT) come valvole dell’uretra posteriore (nel maschio, causano ostruzione all’efflusso), uretere ectopico con inserzione a valle del collo vescicale (bypassa la vescica con perdita costante di urina da uretra o dalla vagina), reflusso vescico-uretrale (con aumentato residuo post-minzionale).
  • Cause neurologiche: con alterata innervazione della vescica o dello sfintere uretrale esterno, possono causare incoordinazione detruso-sfinteriale; congenite (mielomeningocele) o acquisite (traumi , malattie demielinizzanti).
  • Altre cause: infezioni urinarie, poliuria (persistente, definita come emissione urina nelle 24 ore > 2 L per m2, legata a diabete insipido o diabete mellito; oppure solo notturna, da alterata secrezione notturna di ADH).
  1. Cause funzionali: idiopatiche e non correlate a nessuna delle cause organiche precedenti. Si ha un’alterazione dell’equilibrio tra fasi di riempimento e di svuotamento vescicale. Fattori che si è ipotizzato essere coinvolti sono un ritardo maturativo (con persistenza dell’”infant bladder”), stimoli emotivi ed habitus psichico (fattori corticali), l’acquisizione di abitudini minzionali errate, disturbi del sonno (nell’enuresi).

Condizioni funzionali associate a sintomi di disfunzione vescicale diurni, ed in particolare ad incontinenza urinaria diurna sono:

  • Iperattività vescicale: anomale contrazioni vescicali nella fase di riempimento, non sopprimibili dal soggetto. Si accompagna a una riduzione della capacità vescicale. Sintomi e segni: urgenza minzionale (sintomo cardine), aumentata frequenza delle minzioni, manovre di sostegno del perineo, giggle incontinence.
  • Postponimento della minzione e successiva vescica ipoattiva: in bambini abituati a posporre la minzione (atteggiamento ritenzionista) nel tempo la vescica va incontro ad un aumento della sua capacità (sovradistensione) e ad una riduzione della contrattilità (“vescica pigra”). Spesso situazionale (durante il gioco, a scuola..) o associata a problematiche comportamentali-psicologiche (ADHD). Sintomi e segni: ridotta frequenza delle minzioni, manovre di sostegno del perineo (per posporre la minzione), aumento del residuo post-minzionale; successivamente minzione da sforzo (per facilitare lo svuotamento), overflow incontinence, giggle incontinence.
  • Minzione disfunzionale: da incoordinazione detruso-sfinteriale, ovvero da contrazioni detrusoriali contro uno sfintere urinario chiuso, a causa di un’incapacità a rilassare lo sfintere uretrale e/o la muscolatura del pavimento pelvico durante la minzione. Può essere o meno correlato ad una lesione neurologica. Segni e sintomi: flusso intermittente, con prolungato tempo per terminare la minzione, svuotamento vescicale incompleto; possibile ipertrofia della parete vescicale. Può condurre a quadri di RVU e idroureteronefrosi

Un singolo paziente può presentare componenti di più condizioni diverse.

Altre condizioni meno frequenti comprendono:

  • Giggle incontinence: perdite di urina (solitamente consistenti) in occasione di risate (in presenza o meno di altri sintomi di disfunzione vescicale). Interessa principalmente le femmine.
  • Minzione vaginale: perdita di urine da parte delle bambine al termine della minzione, sgocciolamento interminzionale. Causato da una inappropriata posizione durante la minzione con le gambe troppo ravvicinate, con ostruzione del flusso e temporaneo “intrappolamento” dell’urina in vagina. Può comportare irritazione delle grandi labbra e disuria.
  • Disfunzione primitiva del collo vescicale: ritardata od incompleta apertura del collo vescicale durante la minzione, in pazienti con una normale funzionalità di sfintere uretrale e pavimento pelvico. Segni e sintomi: ritardo nell’inizio della minzione, aumentata frequenza minzionale, urgenza, getto debole , disuria, senso di incompleto svuotamento, occasionalmente enuresi.

Condizioni associate ad enuresi sono:

  • Iperattività detrusoriale: associata a sintomi diurni, primo fra tutti l’urgenza minzionale, e ridotta capacità vescicale. Esita in enuresi non monosintomatica.
  • Poliuria notturna: legata ad una ridotta secrezione notturna di ormone antidiuretico (con capacità vescicale normale). Esita in enuresi monosintomatica e nicturia.
  • Fattori psicologici: soprattutto in caso di enuresi secondaria, questa può seguire ad eventi stressanti nella vita del bambino (lutto, divorzio dei genitori, nascita di un fratello,…).